Psicologo, bullismo e benessere mentale

Psicologo

“Lo spazio della lezione, diviene un “contenitore” (Bion, 1962)

per un apprendimento che non si esaurisce in un mero nozionismo

ma abbraccia la realtà e la vita di ognuno”

VAR-PSYCHOLOGIST@eursc.eu

Cell. 338/3780383

Il mio nome è Luca Bianchi, sono laureato in Psicologia dello sviluppo e psicoterapeuta familiare.
Il mio intervento in qualità di psicologo scolastico è quello di sviluppare l’efficienza nel raggiungimento degli obiettivi formativi dei ragazzi, favorendo la promozione del benessere nel contesto scolastico.

La metodologia più indicata e diffusa è l’educazione socioaffettiva, finalizzata al potenziamento e allo sviluppo delle risorse personali e all’acquisizione delle competenze sociali (Francescato e Putton 1995).

Le funzioni dello psicologo scolastico sono:

  • Promuovere il benessere psico-fisico di studenti e insegnanti;
  • Promuovere negli studenti la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi;
  • Costruire un momento qualificante per la prevenzione del disagio evolutivo e dell’abbandono scolastico;
  • Favorire il processo di orientamento;
  • Favorire la cooperazione tra scuola e famiglie;
  • Costituire un’opportunità per realizzare le pari opportunità di istruzione.

Gli interventi proposti nell’ambito della psicologia scolastica sono:

  • Sportello di ascolto psicologico con colloqui individuali per ragazzi (listening desk), insegnanti (sportello d’ascolto), e famiglie. Lo sportello di ascolto e’ uno spazio in cui i diversi utenti possono esprimere i loro vissuti in totale libertà; è uno spazio nel quale si propone il colloquio di counselling, ovvero un tipo di intervento psicologico di breve durata rivolto a persone che non presentano gravi situazioni di psicopatologia.
  • L’osservazione individuale e della classe, per acquisire una maggiore consapevolezza dei comportamenti, atteggiamenti e convinzioni di insegnanti e studenti e della stretta interazione tra i primi e i secondi.
  • Stabilire le migliori metodologie e scelte di studio nel percorso scolastico.

Le convinzioni delle persone riguardo alle loro abilità hanno un grande effetto su quelle abilità.

(Albert Bandura)

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI

Bullismo

ESVA Bullismo

I bambini non nascono bulli, ma viene insegnato loro ad esserlo.
Matt Bomer

Prevenzione, intervento e monitoraggio

KiVa è un innovativo programma anti-bullismo che viene fatto a scuola, sviluppato a partire da dati di ricerca relativi al bullismo e ai suoi meccanismi di spiegazione

KiVa è un programma evidence-based per la prevenzione del bullismo e per la gestione efficace di casi di bullismo conclamati. Sebbene la componente della prevenzione sia fondamentale, da sola non può eliminare il bullismo dalle nostre scuole: a questo scopo necessitano anche strumenti da utilizzare quando i casi di bullismo e di vittimizzazione si sono già manifestati. Il terzo aspetto fondamentale del programma KiVa è il costante monitoraggio della situazione della propria scuola e dei cambiamenti che avvengono nel tempo; questo è reso possibile grazie agli strumenti online inclusi nel programma KiVa che offrono un feedback relativo ai risultati ottenuti con il programma.

Le componenti principali del programma KiVa

Kiva include sia delle azioni universali che indicate. Le azioni universali, come il curriculum KiVa (lezioni per gli studenti e giochi online), sono indirizzate a tutti gli studenti della scuola e si focalizzano prevalentemente sulla prevenzione del bullismo. Le azioni indicate sono invece da usare quando si verifica un caso di bullismo e sono indirizzate specificatamente ai bambini e adolescenti che sono stati coinvolti nel bullismo come autori o come vittime, ma anche ai compagni di classe che sono invitati a dare supporto alla vittima con l’obiettivo di porre fine al bullismo.

KiVa è basato su decenni di ricerca sul bullismo

KiVa è stato sviluppato all’Università di Turku in Finlandia, con il finanziamento del Ministero Finlandese per l’Educazione e la Cultura. I suoi ideatori sono esperti che hanno studiato il fenomeno del bullismo e dei suoi meccanismi di spiegazione per decine di anni. Il team è guidato dalla Professoressa Christina Salmivalli e dalla ricercatrice Elisa Poskiparta.

Prove chiare di efficacia

Sul mercato esistono diversi programmi anti-bullismo, ma solo alcuni di loro sono stati testati con degli studi scientificamente rigorosi. Questo significa che non esiste alcuna prova relativa a come effettivamente questi programmi riescano a ridurre il bullismo nelle scuole.

Gli effetti del programma anti-bullismo KiVa sono stati valutati attraverso numerosi studi. Oltre agli studi fatti dal gruppo di ricerca che ha sviluppato il programma KiVa, anche altri dati provenienti da fonti indipendenti (National Institute for Health and Welfare della Finlandia) indicano che il bullismo e la vittimizzazione sono diminuiti in Finlandia da quando si è diffuso il programma su larga scala. Il programma KiVa oggi è valutato in diversi paesi: i primi studi internazionali provenienti dai Paesi Bassi, dall’Estonia, dall’Italia e dal Galles indicano che il programma KiVa è efficace anche in altri paesi.

Secondaria